Alcuni luoghi sembrano non essere mai appartenuti all’uomo: destinazioni ancora incontaminate dove fauna e flora regnano indisturbate il paesaggio.
L’Africa è uno di quei posti che – a un certo punto dell’esistenza – si sente la necessità di esplorare per entrare in contatto con la dimensione più intima e autentica dell’io, lontano dalle sovrastrutture che caratterizzano la vita di noi occidentali. Dove il silenzio è quasi assordante, le giornate trascorrono lente e l’unico compagno di viaggio è una natura straordinaria.
Zimbabwe, Botswana e Namibia. Tre Stati da attraversare per compiere un viaggio che racconti l’Africa dei documentari: quella delle tribù autoctone che vivono a stretto contatto con l’ambiente, quella dei felini che inseguono le prede. E allora sei tu a sentirti il primo esploratore di un luogo ancora poco frequentato, testimone di una bellezza rara da raccontare con riguardo per custodire con gelosia il ricordo di un posto da sogno.
Zimbabwe
Zimbabwe significa Cascate Vittoria, dove il fiume Zimbasi compie un tuffo nel vuoto di 128 metri, dando vita a una delle meraviglie naturali più spettacolari al mondo.
Mosi-Oa-Tunya, “fumo che tuona”. Così sono conosciute localmente le Cascate Vittoria, per il rumore assordante dell’acqua che si infrange sulle rocce. Ma il loro nome più comune prende origine dalla Regina Vittoria, monarca inglese durante il 1855, anno in cui le cascate furono scoperte dall’esploratore scozzese David Livingstone. Vittoria, però, sembra suggerire la sensazione che si prova osservandole: la vittoria della natura sul paesaggio circostante.
Sono molti i punti panoramici lungo il sentiero che corre sulla parte superiore della gola, ma la visuale più suggestiva si ha certamente a bordo di un elicottero: un’esperienza che permetterà di osservare le cascate dall’alto, per sentirsi un punto infinitesimo di fronte alla loro maestosità.
Alle Cascate Vittoria si possono praticare diverse attività. Dall’osservazione ravvicinata di elefanti e rinoceronti che si abbeverano al fiume, agli sport estremi come bungee jumping, rafting e canoeing.
Botswana
Il Botswana è uno Stato dove la natura domina sovrana, protetta anche da un’efficace tutela ambientale da parte del governo che prevede la destinazione di quasi il 20% del territorio nazionale alle riserve naturali e impone un turismo a numero chiuso per difendere l’ecosistema.
È proprio il suo ecosistema – infatti – l’attrazione principale del Botswana, una delle mete africane più ambite per i safari grazie a una fauna variegata che vive in un paesaggio selvaggio. Ippopotami, giraffe, zebre, leoni, leopardi: qualsiasi animale tu possa immaginare, è probabile che incroci il tuo cammino.
La maggior parte degli incontri avvengono lungo il Delta dell’Okavango dove il fiume crea una pianura alluvionale caratterizzata da una complessa rete di canali, lagune e isole. Percorrere il fiume tra papiri e ninfee a bordo di un’imbarcazione e scovare gli animali nascosti tra le canne è un’esperienza impossibile da dimenticare.
Il delta del fiume scarica le sue acque direttamente nel deserto del Kalahari, un’immensa distesa di sabbia rossa i cui padroni sono i leoni dalla criniera nera e il popolo san. Un altro paesaggio imperdibile che regala il Botswana.
Namibia
L’ultima tappa del viaggio da est a ovest attraverso l’Africa meridionale è la Namibia, una delle nazioni più giovani del mondo da visitare in sicurezza e con comodità.
La Namibia prende il nome dal deserto del Namib – il più antico del mondo – il cui paesaggio si distingue per il cielo terso e azzurro in contrasto con le dune di sabbia finissima rossa che si alternano a distese pianeggianti prosciugate.
Sempre dal deserto – questa volta salino – è costituito il suolo del Parco Nazionale dell’Etosha, uno dei luoghi prediletti per osservare la fauna che si abbevera nelle numerose pozze d’acqua disseminate per il parco e che corre nelle praterie che circondano il pan, la piana di salina desertica bianca.
Ma accanto alla Namibia dei documentari, esiste una Namibia che sa di Europa. Il passato tedesco è ben visibile nell’architettura Liberty delle città di Swakopmund e Luderitz e nella cucina che viene servita nei ristoranti, dove fiumi di Weissbier accompagnano würstel e crauti.
Un’ottima conclusione di un viaggio che regala una finestra sull’Africa più autentica, per ritornare a casa con un ricordo indelebile. E per un’esperienza ancora più immersiva, è possibile abbinare un tour delle tre nazioni in Overland, mezzi di trasporto 4×4 per affrontare ogni terreno e condividere con l’equipaggio ogni emozione.
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